Lui & Lei
Ultimi raggi di sole per te e per il vicino di casa di casa

03.10.2023 |
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"Fra le tue cosce e non intendo lasciarti..."
Pomeriggio assolato...noia..caldo..e tanta fantasia.1 Lei
Telo da mare steso al filo, a proteggere dagli sguardi della strada e delle case. Sole caldo, asciugamano pronto, crema solare… Chiave girata nella toppa, bottiglia d’acqua. Fotocamera.
Uscì fuori e il caldo le fece pensare che avrebbe fatto tutto.
Si spogliò completamente, nuda.
Prese il bikini che aveva scelto e ne indossò gli slip. L’intenzione era di riuscire a fare una bella foto “sexy” , una foto che da sola facesse accendere la fantasia. Era un gioco, l’idea la divertiva, non si prendeva sul serio, ma si sentiva eccitata all’idea. Sedette sul pavimento e prese a spalmarsi la crema, dalle caviglie alle ginocchia, poi le gambe. Si alzò e prese a massaggiarsi il seno, abbondantemente, indugiando e insistendo. Le piaceva accarezzarsi con creme ed oli, sentire la pelle liscia sotto le mani, poter arrivare ovunque. Le piaceva spalmare i punti più strani, la parte interna delle cosce, i glutei, la pancia, i fianchi
A malincuore, indossò il reggiseno del costume e programmò l’autoscatto… Una foto, insignificante… un’altra, cercando pose più accattivanti.
Pensò che se erano troppo spudorate, nessuno le avrebbe viste! Questo pensiero la rese più spregiudicata… Collego il tubo di gomma alla fontana; l’acqua scendeva tiepida, riscaldata dal sole. Bagnò la pancia, diresse il getto verso la vagina, aspettando di sentirsi stimolare. Ma l’acqua era leggera, troppo leggera e delicata.
Doveva solo fare una foto, ma perché non approfittare della solitudine, della nudità, del corpo unto di crema, per coccolarsi un po’ ? Tolse di nuovo il reggiseno. La mano aperta passata sugli slip le fece capire che aveva voglia, voglia di regalarsi un po’ di carezze. E di godere in quel pomeriggio di primo tepore. Continuò a lungo a premere con la mano tra le gambe: ogni tanto si fermava e ascoltava la vagina pulsare sotto la pressione delle quattro dita che la spingevano. Quando chiuse gli occhi dal piacere che aumentava, tenne ferma la mano e cominciò a muovere il bacino, su e giù, sfregandosi contro la mano. Aggiunse l’altra mano e immaginò che fosse il pube di un uomo che, col cazzo infilato tra le sue gambe, si muoveva dentro di lei e le strofinava il clitoride col suo accenno di pancetta. Lo pensò attento solo al suo piacere, uomo egoista che la sbatteva al solo scopo di venirle addosso.
Su e giù, su e giù, finché il costume cominciò a bagnarsi di più. Due dita dentro, per quello che la stoffa concedeva, infilata anch’essa tra gli umori che si formavano abbondanti, stimolati dal contatto non morbido della stoffa del costume.
Cominciò ad avere male, il dolore dei muscoli che si contraevano per esplodere nell’orgasmo, e si fermò, leccandosi due dita. Scattò una foto quasi senza inquadrare, poi infilò le dita di lato e si perse nelle perdite che il corpo le regalava per permetterle di continuare a sfregarsi senza farsi male. Il reggiseno era a terra, accanto a lei. I seni, trascurati dalle carezze, reagivano leggermente, unti di olio, lucidi, bianchi sul resto del corpo più abbronzato. Ondeggiavano accompagnando i movimenti più bruschi. Una mano di lato nel costume e l’altra sopra, una si muoveva, a tratti furiosa, l’altra premeva, accentuando gli effetti. Sentiva il piacere concentrarsi e il calore salire al viso e capi che stava per venire e in modo violento, più forte del consueto. Si sentiva eccitata da star male.
Cercò la fotocamera, ma le mani erano bagnate e le pulsioni tra le gambe ormai troppo forti per permetterle di pensare alla foto, Scattò a caso e poggiò la macchina a terra, intanto che con le dita si infilava immaginando ancora il pene duro e violento di un uomo eccitato. Scostò gli slip, ormai inzuppati d’acqua e di umori e li tenne così, lasciando scoperta sotto il sole la figa arrossata, Con l’altra mano continuò, chiudendo ancora gli occhi e cominciando ad ansimare. Continuava a bagnarsi, mentre inarcò la schiena e spinse il bacino in alto, distesa sul pavimento. Quasi ad offrirlo al cielo, spinto verso sopra, guardò un attimo i fiori sul muro sopra di lei e fu colta da un piacere improvviso, unico, doloroso, che la fece pulsare più volte e gemere, finche lasciò che il costume ricoprisse la figa, sporcandosi ancora e unendo olio solare e perdite, profumo di essenze e essenza di donna
2 lui
di colpo..
fu distratta da un fruscìo di foglie...
dietro l'albero che sporgeva dal muro...faceva capolino..un'ombra
Avevo bussato alla tua porta...ma nessuna risposta....Ero sicuro che eri in casa...mi aspettavi...ma inspiegabilmente non rispondevi...ed avevo pensato che tu fossi sul terrazzo...a prendere il sole...Pensai di scrutare se ciò fosse vero...con un desiderio inconscio di scoprire quello che di lì a poco avrei scoperto...
Infatti fu così...Ero io...che incantato dalla visione...mi ero trattenuto a guardare...nascosto furtivamente tra le foglie...
Non potevo desiderare altro, eri stupenda ed inarrivabile, intoccabile.
Ero combattuto dal desiderio di toccarti ed essere protagonista con te di quello spettacolo...dei tuoi orgasmi...ma mi trattenni ad ammirare la tua bellezza. Non volli interrompere la tua gioia i tuoi movimenti le tue carezze...del tuo gioco.... Era troppo bello rimanere lì..immobili...intorno il silenzio diveniva sempre più complice....
Ti sei girata....scrutando tra i rami...forse immaginavi che potessi essere lì...ed era così...
fingi di non capire....fingi di non vedere...
eppure ero lì...a spiarti...e tu a farti spiare... consapevole...contenta...
Ti muovi..sinuosa..ti giri...e mostri di te la parte piu eccitante...sapendo che sono li...che mi piaci così...che non mi stancherei mai di ammirarti...
i miei occhi non ti abbandonano..neanche un attimo si staccano dal tuo corpo scolpito ed unto di olio e .....di succo di te..! Sai quanto mi piace il tuo sapore...e lo fai apposta per farmelo desiderare sempre più... Tante volte l'ho assaggiato e sempre più lo desidero...
La mia eccitazione è quasi inarrestabile...vorrei continuare questa visione...ma nello stesso tempo vorrei essere li con te...sdraiato sull'asciugamani a spalmarti creme olii ed altro..
Sei intrigante e stupenda ...con il tuo coinvolgimento...sai che sono lì e sai che sò che tu sai...Mi ecciti sempre più con le tue involontarie carezze sul tuo seno...sul tuo corpo...ti giri e rigiri...ma non stacchi la mano dalle tue gambe...e ti accarezzi quasi furtivamente... facendomi impazzire dal desiderio....sotto il sole cocente....tu resisti...nuda...bella ed abbronzata...
Le foglie dei rami...mi infastidiscono ma mi alleviano la sofferenza...del caldo...ma quello che non è sopportabile è la voglia ed il desiderio di te....
Sono combattuto...mi faccio vedere? mi faccio scoprire?
salto giù..? busso alla sua porta...?
3 lei
Buon giorno!
Ecco, dopo essere stata in terrazza al sole, era pronta per uscire, mancava solo una doccia. Calmata, ma non proprio sodisfatta, le sarebbe piaciuto ci fosse stato qualcuno a guardarla mentre a gambe divaricate cercava il piacere, qualcuno di gradevole, qualcuno che avrebbe potuto accoppiare le sue dita con le proprie per infilarle fino in fondo, per poi sostituirle con una lingua lenta che saliva e scendeva sulle grandi labbra una bocca per succhiare il suo clitoride.
Si stava eccitando di nuovo, si stava lavando con vigore a palmo piatto il triangolo di peluria, era di nuovo inciampata con il dito, e adesso se ne stava infilando di nuovo due o tre nella figa mentre con la guancia si appoggiava alle piastrelle e inarcando sporgeva il sedere tendendosi per il piacere immaginato di una penetrazione potente, profonda, improvvisa da dietro, per l'idea di essere presa per i fianchi e semplicemente scopata senza soluzione di continuitá.
Adesso forse rinfrescata poteva uscire nel sole caldo, fare una passeggiata, andarsi a bere qualcosa sotto all'ombrellone in piazza, e sperare di incontrare qualcuno di interessante ed interessato a ció che ancora pulsava insoddisfatta dalle dita esperte sotto il vestito leggero.
4 LUI
..dopo essere rientrata....dal terrazzo....ti sei infilata sotto la doccia..in cerca di....
sapevi che ero in agguato....e prima o poi avresti ricevuto una piacevole sorpresa..e per questo che avevi lasciato la porta socchiusa....!
Avevo intuito le tue mosse...ti conosco a fondo e so di cosa è capace la tua immaginazione..la tua intelligente fantasia..
Scesi dall'albero e mi diressi all'ingresso...Non dovevo bussare..sapevo già ...la porta socchiusa...la scia dei tuoi indumenti che dal terrazzo mi indicavano il percorso verso la ..doccia...
L'accappatoio era scivolato ...e abilmente si era frapposto tra la porta...impedendola di chiudersi ...mi diressi proprio lì..senza far rumore consapevole della tua presenza e del fatto che tu sapevi che ero lì...Sei come un libro aperto..il mio libro preferito da sfogliare quotidianamente in cerca di ..un capitolo sempre piu bello intrigante affascinante..
Ero già pronto ed eccitato ..già prima di vedere il tuo corpo...sapevo ...immaginavo...lo avevo sognato tante volte...Ad un tratto...squillò il telefono...ma invano...nessuno rispose..meno male...! Sarebbe stato tragico interrompere il nostro gioco...
Lo hai lasciato squillare...fino alla fine...mentre l'acqua scorreva gelida lungo il tuo corpo...I tuoi seni turgidi schiacciati contro il vetro della doccia....inarcavi le reni....lasciandoti accarezzare dallo scroscio d'acqua...Ti sei girata....per non incrociare il mio sguardo...e non interrompere la scena..Ti massaggi i seni...le natiche..e le tue mani scendono lungo il tuo corpo...simuli...come una spugna coperta di schiuma...Ti rigiri...lentamente contorni i tuoi capezzoli ormai...irrefrenabili..incontinenti...desiderosi solo si ..labbra...Quasi ad indicarmi quello che di lì a poco..desideri...che ti faccia...
L'altra mano è impegnata altrove...schiuma e sapore di te si intrecciano...scosti la sciuma...accarezzandoti il pube....lentamente...ma con colpi decisi e precisi...
solo tu sai come e dove.. tu detti i tempi del tuo piacere...ed io sono estasiato...
Ed io..? io sono immobile...affascinato dal tuo corpo...eccitato...indeciso...! Avanzo lentamente...anche il mio sesso è ormai incontenibile...ha solo voglia di essere liberato...non resisto...avanzo lentamente senza far rumore...verso la doccia... Fai finta di non notarmi...ma continui ad invitarmi anche senza parlare...
sei completamente irrorata...in ogni parte del tuo corpo...ed io non vedo l'ora di sostituirmi alle tue mani...con le mie mani...con la mia bocca...con il "mio"...il" tuo"...!.
Scosto la porta...della doccia...ed incrocio il tuo sguardo...entrambi sappiamo che ciò sarebbe accaduto...lo abbiamo voluto pensato, immaginato..realizzato.
Non mi hai dato il tempo di sfilarmi la camicia...e mi hai trascinato con te...sotto il diluvio del tuo piacere....in silenzio...sapevamo già cosa fare....
Ti giri...ti lasci acccarezzare da dietro...i tuoi seni sono incontenibili...belli...scosto i capelli e ti bacio sulla nuca...sul collo...
Ti rigiri.... mi prendi la testa fra le mani....e...
5…lei
Lei sperava che quel fruscio fra le frasche nascondesse qualcosa di interessante, anzi ne era quasi certa, quasi avesse percepito lo sguardo clandestino del vicino. Vicino molto interessante a cui aveva offerto diversi spettacoli, a cui poi lui molto accuratamente aveva partecipato.
Quindi la leggera corrente d'aria che le sfiorava la pelle bagnata sotto la doccia, confermava semplicemente che il vicino aveva colto le tracce dell'invito, e non piú clandestino la stava fissando nel riflesso delle piastrelle. Motivo in piú per inarcarsi meglio, motivo in piú per divaricare meglio le cosce e mostrare con piú decisione dove si stavano infilando le sue dita, motivo in piú per girarsi leggermente ad occhi chiusi e mostrare i seni alla ricerca di mani.
Lo spettacolo che stava dando non ricorda piú se era per sé o per l'ospite, sapeva solo che l'ospite doveva partecipare, smetterla di saziarsi con gli occhi ed iniziare a saziarsi con mani, bocca, lingua e quant'altro potesse violarla. Ormai era un bisogno, il bisogno di sentire un corpo maschio addosso a lei, e solo il pensiero la fece contorcere di piacere, godere alla sola idea di .... mani sui seni che scivolano sui fianchi che arrivano alle natiche e levano la sua mano per permettere ad un asta rovente di entrare in un colpo unico, ma ripetuto, ripetuto e ancora ripetuto dentro di lei. Mani che esigenti non le permettono piú di allontanarsi, di dare un ritmo, ma solo di subirlo assieme alle dita che le frugano la bocca, all'orgasmo che sale dai polpacci contrae le cosce e sale ancora lungo la spina dorsale e si allunga verso i capezzoli.
Ma ... ma... mentre si asciugavano, si rese conto che ne voleva ancora ...
6 lui
....
mi prendi la testa fra le mani....e mi guidi stringendomi a te...in modo che io possa percorrerti su e giù....con le labbra ti sfioro...e con la lingua asciugo le goccioline d'acqua ancora presenti sul tuo corpo caldo...
Mi dirigi lentamente verso la meta...soffermando il mio percorso...nei punti dove più ti piace...
fai girare la testa a destra e a sinistra poi ancora a destra e così via su e giu in un percorso contorto,,,ma preciso che porta solo al godimento...
mi trascini fuori dalla doccia e ci dirigiamo verso il letto...disfatto...ancora dal mattino...ed in attesa del nostro evento..scenario di paradiso per entrambi...
Ti siedi a gambe divarigate...e mi fai inginocchiare tra le tue cosce....ai piedi del letto....Mi liberi...sai che ormai non sò fermarmi..e continuo ad accarezzarti e baciare il tuo corpo...
Ti riversi sul letto e ti offri nella tua completezza...
sono libero di fare quello che voglio,...mi lascio trasportare dalla fantasia e dal tuo desiderio...
Il tuo corpo freme...e risponde alle mie labbra come se fosse in completa sintonia...
Risalgo alle tue labbra...e le sfioro...mordi la mia lingua...ed io la tua..il tuo labbro inferiore...mi stringi e mi fai male...urlo di ,.,,,dolore misto a piacere...
scendo con le labbra rosse e gonfie sul tuo capezzolo...turgido...imponente... che chiama---- ci giro intorno con la lingua...mentre tu sobbalzi...ti dimeni...ma non riesci a resistere...emetti miagolii di piacere...che si uniscono ai miei sospiri... scendo giù,,verso l'ombelico e mi soffermo.... poi affondo la lingua dopo averci girato intorno...inarchi la schiena quasi ad invitarmi a spingere....risalgo..e poi rigiro..e poi giù...di colpo....verso il ciuffo ....ci giro intorno ci gioco con la lingua...scosto le gambe ed apro il paradiso..il tuo fiore si schiude e si offre...io resisto ..non voglio affatto arrivare subito lì...mi soffermo sull'attaccatura dei peli...sull'inguine.... ci gioco...la mia lingua sa dove sta il piacere..tuo e mio...
Ahhhh.... non resito...e non sai resistere...mi spingi giu afferrandomi per i capelli...e mi spingi contro la tua figa rossa calda umida e vogliosa...
Lo so...è dolce...il tuo sapore l'ho sempre immaginato così...vaniglia salata....mi piace...spingo dentro la lingua ritmando i tuoi movimenti con le mani... ed allungo le mie braccia fino li tuoi seni... li stringo e tu ti dimeni...muovi il bacino per offrmi tutto di te...
non vuoi farmi perdere neanche un centimetro della tua fonte di piacere... la lecco la succhio con la lingua gioco intorno al tuo clitoride...duro... allunghi le mani e la apri...sai che io sto stringendo tra le labbra il tuo clitoride e tu lo offri alla mia bocca.... Guardo i tuoi occhi che mi ricompensano...leggo il tuo piacere..Ti infilo le mani sotto il culo...e ti accarezzo poi lo spingo verso di me...cercando di affondare il piu possibile la mia lingua...
ti abbandoni ai miei giochi e partecipi ondulando il tuo bacino...
Penso a quangte volte ...dall'apaprtamento a fianco ho immaginato questo momento...e quante volte mi sono lasciato andare a masturbazioni feroci pensando a te..a lle tue voglie al tuo corpo..aai tuoi aguradi intriganti...
Non voglio distrami ora..ti ho con me... sento...sento i tuoi ritmi..sento le contrazioni della tua figa...dolce preziosa...so che fra un attimo mi darai il tuo sapore...
continuo a succhiarti come una ventosa..ti sento..stai gridando...e di colpo...mi inondi...mi alleghi...mi vieni in bocca prepotentemente...nonostante lo avessi già fatto....ed io succhio il tuo nettare...
vaneggi ed emetti frasi sconnesse...non os neanche chiederti cosa...non mi interessa..sono attaccato alle tue labbra...fra le tue cosce e non intendo lasciarti...ti dimeni...non resisti vuoi che io molli la presa quasi ti infastidisce....ti abbandoni completamente...non ho mai bevuto tanto..alla tua fonte...e sono contento...la mia bocca è piena del tuo liquido i miei baffi sono bagnati e grondano del tuo succo......Mi alzi e mi trascini verso la tua bocca...ed anche tu.. assaggi il tuo sapore....
7- lei..
E infatti immaginavo che non ti interessasse il tema dei fili d'erba mossi dal vento fra le cosce, che ti sfiorano lievi, lievi, facendo quel solletichino, sai quello leggero che ti fa rabbrividire, che ti fa pensare che alle volte basterebbe scostare solo un pochino il costume da bagno, giusto il necessario ... sono pensieri noiosi, capisco!
8- lui
NOooooooooooooooo non puoi farmi questoooooooo........io sto ancora fermo al capitolo precedente....e ancora non sono arrivato ad assaggiare le tue...labbra....!!!! Cmq...i fili d'erba fra le cosce...sono da brividi....
9- lei
Soprattutto se stai sdraiata a pancia in giú, e puoi continuare a metterti comoda strofinandoti di quá e lá ... mi pare di intuire che forse hai cambiato idea ... che un pochino ti piace l'idea di questo assestamento
sull'erba attorno alla piscina... appoggiata ai gomiti si riesce ad esercitare la giusta pressione sul bacino inarcando la schiena ... la prima goccia di sudore scenda giá lungo la spina dorsale ... mi sa che mi tuffo in acqua a rinfrescarmi ... oppure rimango lì e ... ma no, si vede che oggi hai da fare, e poco tempo
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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